Il potere della retorica e la via della persuasione. La critica esistenzialista di Carlo Michelstaedter alla società borguese attraverso il ritorno ai Greci
Abstract
Nell’ Europa di inizio Novecento si delinea il problema dell’individuo impegnato a salvaguardare il proprio essere dai meccanismi di una realtà che si industrializza sempre più sotto la guida del ceto borghese. Le condizioni della società diventano oltremodo complesse: rapporti difficili, sapere frammentario, incomunicabilità. Di fronte all’impoverimento dei valori, svalutati e mercificati il singolo è costretto a rinunciare allo sguardo onnicomprensivo sulla totalità dei fenomeni storici, sociali e politici. Contro lo sbaraglio intellettuale Michelstaedter, analizzando l’impatto tragico della retorica del potere sulla società e sull’individuo, propone il ritorno ai Greci, ai modelli antichi assunti come fonti esemplari per confutare le false idee dominanti nella cultura contemporanea. L’inattualità del suo pensiero esprime una decisa sostanza morale che alla luce della persuasione socratica smaschera l’inganno della retorica fatale per la dignità della vita umana.References
Michelstaedter, C. (1982). La persuasione e la rettorica. Adelphi, Milano.
Ranke, J. (1961). Das Denken Carlo Michelstaedters. Ein Beitrage zur italianischen Esistenzphilosophie,
Zeitschrift für philosophische Forschung: 1.